Dimmi a chi scrivi e ti dirò come fare gli auguri
Auguri di buon Natale e buona Pasqua… sono tormentoni per chi gestisce la visibilità di aziende, associazioni, professionisti, personaggi pubblici sul web. È d’obbligo includere gli auguri nel piano editoriale social, così come schedulare la classica newsletter in tempo affinché i clienti la leggano prima di lasciare l’ufficio l’ultimo venerdì pre vacanze… se siamo in ambito B2B. È d’obbligo anche essere originali, ma scrivere “di tutto di più” non è sempre una buona idea, specie se si ha a che fare con l’estero.
E allora…. Merry Christmas! Happy Christmas! Happy Holidays! Season’s Greeetings!…
Cosa scriviamo nelle classiche newsletter e nei post dedicati ai nostri clienti e contatti esteri/anglofoni?
“Merry Christmas” è il tradizionale augurio, che viene spesso modificato nella lingua scritta “Merry Xmas”. In Gran Bretagna e Irlanda si preferisce “Happy Christmas”.
“Happy Holidays” e “Season’s Greeetings” sono formule che coinvolgono un arco temporale più ampio, dal Giorno del Ringraziamento all’1 gennaio.
In questo periodo si susseguono varie festività oltre al Natale, in particolare Hanukkah (festività ebraica) e Kwanzaa (ricorrenza afroamericana).
Proprio per non urtare le sensibilità, negli Stati Uniti e in Australia si preferiscono da lungo tempo formule quali “Happy Holidays” e “Season’s Greeetings” rispetto alla menzione specifica del Natale.
Dunque… sì a grafiche originali e immagini simpatiche, ma occhio agli errori di stile, che potrebbero urtare le sensibilità di chi legge Oltreoceano!
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